La giornata dedicata al Commercio Equo e Solidale
“Un gioco per imparare e riflettere”
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Il giorno 30 gennaio noi ragazzi ricoverati presso l'Istituto Auxologico di Piancavallo abbiamo incontrato Elisa Morisetti, volontaria dell'associazione SottoSopra di Verbania. Ella ci ha spiegato che cos'è il Commercio Equo e Solidale e quali sono i suoi obiettivi.
L'attività, che abbiamo svolto, consisteva in un gioco di ruoli. Eravamo divisi in gruppi, ciascuno comprendeva 5 persone e rappresentava: il Continente europeo, l'India, l'Argentina, il Mali e il Burkina Faso. L'aula era stata sistemata in modo da accogliere le squadre. Al gioco hanno partecipato anche i proff. Guercio, che era posto dietro il banco delle multinazionali, Caramia che gestiva il banco dei servizi e Torelli che era la banchiera.
Inizialmente i professori ci hanno distribuito delle cartelle con all'interno del materiale: 2 forbici, dei fogli con i modelli da disegnare, 3 pastelli, dei fogli bianchi e dei soldi. Il materiale rappresentava le risorse per la sopravvivenza di ciascun paese e serviva per produrre e vendere gli abiti. Io e il mio gruppo eravamo l'India che insieme al Burkina Faso, Argentina e Mali, erano i paesi più poveri e quindi con carenza di risorse. Solo un paese, l'Europa, era ricco. Tutti producevano nel settore tessile. Bisognava disegnare, tagliare e colorare.
Ciascun prodotto aveva un prezzo che però non era uguale per tutti, in quanto il banco delle multinazionali pagava bene i prodotti dell'Europa e poco quelli degli altri paesi.
Nel gioco c'erano delle carte arancione che rappresentavano i servizi non essenziali, per esempio hotel, discoteca etc, e quelle gialle che erano i servizi essenziali per vivere dignitosamente in un paese, come la sanità e l'istruzione.
Vinceva chi riusciva a comprarne di più. Nel nostro caso ha vinto il gruppo dell'Europa……ovviamente.
Quest'attività mi ha interessato perché mi ha fatto capire come nel commercio tradizionale esistano delle gravi ingiustizie. Infatti capita che le multinazionali si arricchiscono sempre di più e contadini e produttori dei paesi sottosviluppati diventino sempre più poveri. E' tutto questo non è giusto. Spero in avvenire di partecipare ad altri incontri del genere.
Angelo classe 1 media di Piancavallo
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