The water L'acqua nella letteratura straniera L'acqua ha da sempre ispirato poeti e scrittori di ogni nazionalità. Forse perché riesce ad ispirare purezza ed è capace di far rievocare alla mente ricordi ormai lontani, ricordi lieti e ricordi tristi. Inoltre è uno strumento potente della natura che si può trasformare anche in strumento di distruzione e di morte. Ne sono tristi esempi inondazioni, frane e smottamenti, valanghe, uragani. Tuttavia senza l'acqua la vita non sarebbe possibile. Per questi motivi le funzioni assegnate all'acqua dai vari poeti si possono dividere in due categorie: quelle positive e quelle negative. Tra i poeti che hanno esaltato le qualità positive di questa molecola, ci sono Petrarca e Ungaretti tra gli italiani, Goethe tra quelli tedeschi e Thomas tra quelli inglesi. Nella poesia “ Chiare fresche dolci acque ”, il Petrarca descrive come l'acqua rievochi in lui l'immagine della sua donna amata e susciti forti emozioni ormai appartenenti al passato. Nella poesia “ I Fiumi ”, seicento anni dopo, Ungaretti racconta di un buon bagno ristoratore nel fiume Isonzo durante la Grande Guerra, un bagno che riesce a rievocare nella sua mente ricordi della sua infanzia lontana, ricordi legati a tre fiumi importanti. I tre fiumi sono il Serchio, il Nilo e la Senna. Nella poesia “ Gesang der Geister über den Wassern ” il grande Goethe, confronta i moti tumultuosi dell'acqua con quelli dell'anima, mostrando come l'anima in quanto proviene dal cielo si comporta nelle prime fasi della vita come un torrente e una cascata, diventando poi con il passare del tempo sempre più pacata tanto da essere paragonata alle acque di un quieto laghetto di montagna. Infine raggiunge lentamente la fine del proprio viaggio ritornando al cielo. Anche l'acqua ci giunge dal cielo e al cielo fa ritorno andando a riformare le nubi che daranno nuove precipitazioni.
Una cascata al Veglia Il lago Bianco al Veglia Nella poesia “ Rain ”, il poeta inglese Edward Thomas, si è ispirato alla pioggia ed è ambientata su un campo di battaglia in un momento di tregua dalle ostilità. Il poeta osserva la pioggia che cadendo sul campo e sui corpi dei cadaveri ripulisce l'ambiente e lo purifica da tutto il male che vi è disseminato. Ma non solo, la pioggia lava anche l'anima del poeta e la libera dal male. Nell'opera “ The Rime of the Ancient Mariner ”, il poeta Samuel Coleridge, mostra la forza della natura che si manifesta proprio con l'acqua. Coleridge descrive la risposta della natura alla uccisione di un albatros, da parte dell'equipaggio di una nave. La nave viene affondata e i marinai sono tutti uccisi, tranne uno. Il sopravvissuto ha il compito di raccontare l'evento ma soprattutto deve ricordare ai futuri naviganti l'importanza del rispetto per il mare affinché il mare possa avere rispetto nei loro confronti. Il mare lungo la costa bretone a Point du Raz Nell'ode “ The Waste Land ”, T. S. Eliot, narra la morte avvenuta per annegamento di Phelbas, descrivendo come il cadavere venga trasportato fino al fondo del mare. The Waste Land, diviso in cinque parti e composto da più di quattrocento versi, l'autore esemplifica la visione eliotiana del mondo moderno, una terra spettrale in cui l'assenza di fede e l'aridità spirituale hanno privato la vita di ogni significato. Le prime due parti descrivono gli abitanti della Terra desolata: uomini spiritualmente morti, la cui vita è solo illusione e le cui azioni sono meccaniche e senza senso. Nella terza appare l'elemento del fuoco; la quarta e la quinta rappresentano la reintegrazione dell'uomo nell'elemento primigenio, l'acqua. Compaiono grandi figure leggendarie, come il Re pescatore, Tiresia, la Sibilla Cumana, e non è difficile scorgere nel testo l'eco dell'Inferno dantesco. Se in futuro la purezza e le qualità dell'acqua che sono state fonte di ispirazione per tanti poeti verranno a mancare a causa dell'inquinamento e delle azioni dell'uomo, l'acqua potrà ancora essere fonte di ispirazione?
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