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A.s.
2001/2002
PRIMO PREMIO
CONCORSO "INVENTATU"
Crea un logo per il Parco di Marcarolo
PREMIO PARCO NATURALE
DELLE CAPANNE DI MARCAROLO
ACROSTICI
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RELAZIONE DESCRITTIVA
I
ragazzi della S.M.S. di Piancavallo partecipano al Concorso “Inventatu”
con dei disegni per il logo, eseguiti singolarmente, e degli slogan
di gruppo sotto forma di acrostico riportando il nome del Parco.
A interessarli è stata, in particolare, la felice posizione
del Parco, sull’Appennino tra Liguria e Piemonte, molto “vicino”
a Piancavallo per l’affinità ambientale e per la “virtuale
unione” data dall’A 26.
L’idea del logo è fondamentalmente unica per tutti
i disegni con l’uso del triangolo riprodotto tre volte e all’interno
di ognuno un elemento caratterizzante questo ambiente: la capanna,
la castagna, la montagna; sono stati utilizzati colori uguali per
tutti i disegni: verde per la capanna, marrone per la castagna,
azzurro per la montagna; cambia invece, come si può vedere,
la disposizione dei tre triangoli.
Perché abbiamo scelto il triangolo,
i tre elementi e i tre colori?
Il triangolo è la figura
geometrica fondamentale ed ha tre lati. Il triangolo equilatero
è simbolo di armonia e del divino: l’uomo corrisponde
alla sua metà, cioè al triangolo rettangolo che a
sua volta, secondo Platone, rappresenta la terra. Nella tradizione
giudaica il triangolo equilatero rappresenta Dio.
Da non dimenticare la Tetraktys pitagorica, triangolo di lato uguale
a quattro per rappresentare il numero dieci che, in quanto costruito
dalla somma dei primi quattro numeri, simboleggiava l’armonia
dell’universo ed era perciò una rappresentazione sacra.
Il tre è il numero
fondamentale per antonomasia, espressione di ordine spirituale ed
intellettuale, il numero del cielo che implica l’idea di superlativo.
Secondo la scuola di Pitagora il numero tre esprimeva la perfezione.
Tre era il numero misterioso per eccellenza, il simbolo della terra,
il primo numero maschile; il numero dell’armonia composto
di unità e di diversità.
Legati al tre sono i miti lunari; infatti la luna, per i suoi aspetti
viene descritta come triplice, metafora di vita, di morte e di rinascita.
Le sue fasi, dalla invisibilità alla presenza piena, potrebbero
aver dato origine alla metafora delle tre età della vita
dell’uomo.
Nelle antiche Cosmogonie si parla di tre diluvi. Kronos, figura
cosmologica primordiale, aveva tre teste; da Kronos sono nati i
tre elementi fondamentali: il fuoco, l’aria e l’acqua.
Anche Zeus era rappresentato come trifronte e triocchiuto.
Tre erano le Ninfe fondatrici della Sicilia (Trinacria), il simbolo
stesso dell’isola e incentrato sul tre, triplo pesce con una
sola testa.
Nove, multiplo di tre, erano le Muse.
Tre erano le figlie della martire Sofia, Fede, Speranza e Carità,
tre le Marie del Cristianesimo.
Figure a tre teste appartengono
a tutte le civiltà in tutti i luoghi della terra, dall’India,
alla Cina, al Nepal.
Tre gli dei signori dell’Universo, i tre fratelli Zeus, Poseidone
e Ades. Il fulmine scettro di Zeus con tre raggi verso il basso
e tre verso l’alto; il tridente di Poseidone con i tre rebbi,
tre le teste del cane Cerbero del regno di Ades.
I Celti ritenevano che tre fossero i mondi: quello superiore il
Cielo, quello di mezzo la Terra, quello inferiore il Mare.
Per il Cristianesimo Dio è uno e trino e ne è espressione
la Santissima Trinità.
Nella letteratura basti ricordare il tre e i suoi multipli nella
Divina Commedia di Dante.
Ricordiamo ancora il famoso enigma della Sfinge che si basava sulle
tre età dell’uomo.
Infine sempre tre erano le Arpie, tre le Furie, tre le Gorgoni,
tre le Parche, tre le Esperidi.
Quindi il tre sembra alludere ai tre stadi di uno stesso essere,
quindi un passaggio nel tempo; anche ai tre momenti della giornata,
la veglia , il sonno e il sogno, oltre al passaggio attraverso i
tre mondi, cielo, terra e aria.
Il tre e la triangolazione sono perciò alla base stessa del
pensiero.
Per tutti questi motivi abbiamo scelto il
triangolo con i tre simboli che secondo noi rappresentano bene il
parco: la capanna, che ricorda anche il nome e potrebbe rappresentare
la Cascina Moglioni; la castagna, per la sua importanza in questo
ambiente; la montagna, tra Liguria e Piemonte, per l’ambiente
dove si trova Marcarolo.
Abbiamo
poi scelto tre colori, il verde, il marrone e l’azzurro. Il
verde per ricordare la vegetazione, il marrone perché è
il colore della castagna e del legno, l’azzurro come simbolo
del cielo azzurro, dell’acqua e della neve.
I nostri sono disegni molto semplici fatti dai ragazzi e lasciati
così come sono nati da loro spontaneamente, con qualche piccolo
difetto forse, ma con tanto interesse, voglia e gioia di partecipare
al concorso. Ci siamo divertiti inoltre a deformare con qualche
effetto alcuni disegni per verificare altre possibilità di
trasformazione.
Essendo la nostra una scuola d’ospedale, non è possibile
lavorare su di un gruppo classe stabile, quindi gli alunni che hanno
pensato al logo non sono gli stessi che poi hanno realizzato i disegni.
La prima idea ci ha portato a doverci un po’ documentare sul
simbolismo del numero tre ( speriamo di non avervi annoiato) e sul
vostro Parco che, fino ad ora, ci era un po’ sconosciuto.
Per concludere ci sembra un logo …perfetto.
Visita
il sito: www.parcocapanne.it
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