La misura del tempo

Nelle prime civiltà il tempo era scandito dal sorgere e dal tramonto del Sole e dall'alternarsi delle stagioni.
Ora l'unità di misura del tempo nel Sistema Internazionale è il secondo (s). Ci sono sessanta secondi in un minuto e sessanta minuti in un'ora .
I sottomultipli del secondo seguono invece, il sistema decimale; dividendo il secondo in dieci parti uguali abbiamo il decimo di secondo e analogamente il centesimo e il millesimo di secondo se dividiamo rispettivamente per cento e per mille.
Gli antichi strumenti di misura del tempo includevano la clessidra a sabbia e la meridiana, il cui funzionamento è basato sull'ombra proiettata da un'asta metallica su un quadrante.

Oggi gli scienziati misurano il tempo con grandissima precisione con gli orologi atomici .
I segnali orari in Italia sono forniti dall'Istituto Elettrotecnico Nazionale “Galileo Ferraris” di Torino.

Con il suo moto di rotazione la Terra volge nell'arco delle 24 ore tutti i suoi punti al Sole.
Ad esempio il mezzogiorno di un luogo è dato dal passaggio del Sole sul meridiano di quel luogo. Tutti i punti che si trovano sullo stesso meridiano avranno nello stesso istante il mezzogiorno e quindi per tutti questi punti le ore corrispondono.
Le ore sono diverse per località che si trovano su meridiani diversi, cioè che hanno una diversa longitudine.
Si chiama ora locale quella che viene calcolata sul meridiano di ogni singolo luogo. Per semplificare si è stabilito di unificare l'ora di una Nazione adottando l'ora della capitale che diventa l'ora nazionale .

La Terra è stata idealmente divisa in 24 fusi orari, spicchi sferici di 15° di longitudine che corrispondono ad un tempo di un'ora.
Tutti i punti che si trovano all'interno dello stesso fuso orario hanno l'ora indicata dal meridiano che divide il fuso in parti uguali, hanno cioè l'ora legale .
Il fuso in cui si trova l'Italia è quello che ha per meridiano centrale quello passante per l'Etna.
Passando da un fuso ad un altro si salta di un'ora, anticipando se si va verso Oriente, ritardando se si va verso Occidente.
Un viaggiatore che va da Londra verso Oriente anticipa di un'ora ad ogni fuso che passa per cui ritornando al punto di partenza avrebbe compiuto l'intero giro della Terra con un anticipo di un giorno; compiendo il percorso in senso inverso si troverebbe con un ritardo di 24 ore.
Per eliminare questo inconveniente si è stabilito che l'antimeridiano di Greenwich è la linea del cambiamento di data, in quel punto si ripete la data del giorno precedente se si va verso Oriente, si passa alla data del giorno successivo se si va verso Occidente.

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