I venti
"La risposta, amico mio, soffia nel vento..."
(Bob Dylan - Blowin'in the wind"
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Il vento, gli antichi greci ne avevano fatto un dio capriccioso, Eolo, che decideva il destino e le peregrinazioni di eroi e marinai.
Popolo di navigatori, i greci conoscevano i venti alla perfezione.
I più importanti erano quattro: Borea, il vento impetuoso del nord; Noto, l'umido vento del sud; Zefiro, il vento della primavera che soffia da ovest; Euro, il vento che spira da sud-est.
Anche i venti minori
erano tenuti in grande considerazione e rappresentati in forma umana, con le ali e le guance gonfie nel soffio.
La differenza di pressione tra masse d'aria di zone vicine sono all'origine dei venti.
Vediamo in che modo.
Partiamo da una zona in cui vi è elevata temperatura al suolo. L'aria riscaldata diventa più leggera e umida e si muove verso l'alto, formando una corrente ascensionale: si crea quindi una zona di bassa pressione o ciclonica indicata con la lettera B, che corrisponde a tempo umido e piovoso.
Raggiunti gli strati alti dell'atmosfera, l'aria si raffredda, diventa più pesante e secca e forma una corrente discendente diretta in un altro punto dove la temperatura è minore: qui si crea una zona di alta pressione o anticiclonica, indicata con la lettera A caratterizzata da cielo sereno e tempo secco.
Nello stesso tempo, l'aria più fredda e pesante giunta al suolo, viene “risucchiata” dalla zona che si trova a pressione minore: si stabilisce così un movimento ciclico detto moto convettivo.
I movimenti orizzontali di massa d'aria da zona ad alta pressione (anticicloniche) verso zone a bassa pressione (cicloniche) danno origine ai venti.
I venti possono interessare solo determinate località e si chiamano brezze, oppure ampie zone della superficie terrestre distinti in venti costanti e venti periodici.
Le brezze sono venti leggeri che spirano in particolare nelle località di mare e sono dovute al fatto che nel corso della giornata la terraferma e il mare si riscaldano e si raffreddano con tempi diversi. Durante il giorno la terraferma si riscalda più velocemente del mare: su di essa si determina una zona di bassa pressione, mentre sul mare si stabilisce una pressione maggiore; di conseguenza, l'aria fresca dal mare si muove verso la terraferma formando la brezza di mare.
Di notte, la situazione si inverte, la terraferma si raffredda più velocemente del mare, l'aria soprastante si rinfresca e si muove verso il mare sostituendosi all'aria più calda che sale dalla superficie marina, è la brezza di terra .
I venti costanti sono quelli che spirano tutto l'anno nella stessa direzione su estese regioni della terra.
Essi comprendono venti molto importanti per la navigazione a vela come gli alisei che spirano dai tropici all'equatore.
I venti periodici sono quelli che variano di direzione in determinate periodi.
I più conosciuti sono i monsoni che spirano in inverno dal continente asiatico all'Oceano Indiano e in estate spirano invece dal mare verso la terra portando abbondanti piogge.
In un tempio di Tokio i nomi dei caduti in guerra vengono scritti su foglietti di carta di riso: il vento li muove e fa sì
che quei guerrieri continuino a vivere...
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