Il problema dell'ozono Accanto al benefico ozono che difende dalle radiazioni ultraviolette, ne esiste un altro estremamente tossico, che si produce durante la stagione estiva soprattutto nelle aree intorno alle grandi città. La presenza nell'aria di questo ozono nocivo provoca la formazione di altri composti volatili, quali alcuni idrocarburi, che sono altamente pericolosi per l'uomo, molto più pericolosi dell'ozono stesso. Vista la gravità del problema, il Ministero dell'Ambiente ha definito i sistemi di sorveglianza per informare il cittadino quando i livelli di ozono raggiungono valori pericolosi per la salute e quindi per limitare la circolazione agli autoveicoli, almeno per qualche ora della giornata. Poiché la quantità di ozono che si forma al suolo dipende dalla quantità di radiazioni ultraviolette che colpiscono la superficie terrestre, segue che il buco dell'ozono presente nell'atmosfera, che a sua volta lascia passare le radiazioni, è in gran parte responsabile della formazione dell'ozono al suolo. Grazie ai rilevamenti giornalieri della quantità di radiazioni ultraviolette, rilevamenti eseguiti dai satelliti in orbita intorno alla Terra, l'Organizzazione Meteorologica Mondiale, ha stabilito l'Indice di Ultravioletto (UVI), ricavato da una scala divisa in 10 gradi che corrispondono a diversi livelli di allarme: un UVI compreso tra 0 e 3 gradi corrisponde ad un livello minimo di esposizione e richiede l'uso di creme sulla pelle; un UVI tra 4 e 6 gradi richiede abiti e occhiali specifici per i raggi ultravioletti; un UVI tra 7 e 10 gradi determina il divieto di esporsi al Sole tra le 13 e le 16 del pomeriggio. |