Effetto serra

 

L'energia emessa dal Sole raggiunge la Terra e viene assorbita dal suolo e dalle acque che di conseguenza si riscaldano.
L'energia viene così trasformata in calore che viene poi emesso verso lo spazio sotto forma di radiazioni infrarosse o raggi IR.
Se queste radiazioni attraversassero completamente l'atmosfera, la temperatura sul nostro pianeta nelle ore notturne scenderebbe di parecchi gradi al di sotto dello zero, come avviene ad esempio sulla Luna.
Si calcola che la temperatura media sarebbe di tipo polare, circa -20°C invece dei 15°C circa effettivi.
Infatti, la maggior parte di queste radiazioni infrarosse viene assorbita da alcune molecole di gas presenti nell'atmosfera terrestre e in questo modo si riesce a trattenere una parte del calore emesso.

Questi gas sono costituiti in prevalenza da anidride carbonica e vapore acqueo e agiscono come le pareti di vetro di una serra, che si lasciano attraversare dai raggi solari ma trattengono il calore in modo che la temperatura interna della serra viene mantenuta più elevata rispetto a quella dell'ambiente esterno.
Per questo il fenomeno si chiama effetto serra e i gas che ne sono la causa sono detti gas serra.
È ovvio che se in atmosfera aumenta la presenza di uno di questi gas, aumenta il calore che viene trattenuto.

Questo è quanto si sta verificando ormai da parecchi anni sul nostro pianeta ed in particolare ne è la causa l'aumento della concentrazione di anidride carbonica.
Del resto l'uomo ricava la maggior parte dell'energia che gli serve bruciando combustibili fossili liberando nell'aria su scala mondiale quantità enormi di anidride carbonica.
Solo nell'ultimo secolo la concentrazione di questo gas in atmosfera è aumentata di circa il 20%.
A peggiorare ulteriormente la situazione è stato l'aumento anche di altri gas a effetto serra, che contribuiscono all'incremento del fenomeno.

Un altro fattore responsabile dell'aumento di anidride carbonica è la deforestazione. Ogni anno si abbattono e si bruciano grandi aree di foresta tropicale immettendo in atmosfera grandi quantità di anidride carbonica riducendo nello stesso tempo la quantità di alberi in grado di ridurre la concentrazione di questo gas con il suo utilizzo nella fotosintesi.
Tutti questi fenomeni fanno aumentare di conseguenza la temperatura media della Terra, provocando un continuo riscaldamento globale.
In effetti, gli ultimi decenni sono stati i più caldi del secolo con effetti preoccupanti sia sull'ambiente sia sugli esseri viventi animali e vegetali.

Assistiamo infatti allo scioglimento continuo dei ghiacciai continentali e allo scioglimento e riduzione delle calotte polari con conseguente innalzamento del livello delle acque dei mari e degli oceani.
Si assiste inoltre alla modificazione del regime delle precipitazioni e al conseguente inaridimento di molte aree del pianeta.
Molte zone costiere sono destinate ad essere sommerse dalle acque; le grandi zone pianeggianti dell'Asia produttrici mondiali di riso, grosse città come New York, Londra, Sidney e Venezia, alcune piccole isole oceaniche potrebbero essere ampiamente e inesorabilmente sommerse dalle acque.

Ci potrebbero essere anche profonde alterazioni del clima generale; estati sempre più calde e più lunghe, inverni più corti e meno freddi; uragani sempre più violenti e frequenti; piogge più abbondanti ma con un andamento meno regolare; periodi con ondate di calore alternati a periodi dove la temperatura scende a picco; periodi di siccità sempre più gravi e diffusi.
I ghiacciai alpini potrebbero addirittura scomparire nell'arco di pochi decenni e le nostre regioni meridionali potrebbero andare incontro alla desertificazione.

Quali potrebbero essere i rimedi a questo preoccupante fenomeno?

Sicuramente la riduzione della emissione in atmosfera di inquinanti e gas serra, intervenendo:

•  sul miglioramento tecnologico dei processi di combustione, con l'utilizzo di filtri, depuratori ed altri dispositivi idonei all'abbattimento di gas e polveri inquinanti; oppure utilizzando combustibili “puliti” come ad esempio il metano;

•  sulla diminuzione dei consumi energetici a livello domestico, commerciale e industriale; promuovendo tutte le forme possibili di risparmio energetico e diffondendo una maggiore educazione all'uso di energia;

•  incrementando e promuovendo l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili come l'energia solare ed eolica;

•  limitando il traffico urbano con il potenziamento del servizio di trasporto pubblico.

Nel 1992 si è svolto a Rio de Janeiro uno storico convegno con la partecipazione di 170 Nazioni per discutere dei problemi ambientali del nostro pianeta e per la disponibilità ad impegnarsi per la salvaguardia dell'ambiente.
Nel 1997 a Kyoto è stato sottoscritto un accordo da parte di 84 Paesi, noto come Protocollo di Kyoto, che impegna gli stati a prendere provvedimenti per limitare le immissioni di gas in atmosfera e per diminuire il consumo e l'utilizzo di combustibili fossili.

Ad oggi, tuttavia, non è ancora stata raggiunta l'unanimità per quanto riguarda i criteri da adottare per l'attuazione di questi provvedimenti.

Torna al tempo e clima