Un paese a Tempo di
Musica
Quarna

L'ingresso al paese

Il paese di Quarna si raggiunge da Omegna percorrendo una tortuosa strada di montagna per circa 8 chilometri, superando un dislivello di circa 500 metri.
Dalla località Belvedere, dove sorge un albergo-ristorante con una grande balconata panoramica a sbalzo sul vuoto, si gode una vista mozzafiato sul lago d'Orta, i monti circostanti e la pianura fino a Novara.
Quarna, o meglio Le Quarne, sono in effetti due paesi distinti, con due sindaci, due amministrazioni comunali ecc.

Quarna Sotto è un comune di 427 abitanti.

Quarna Sopra è un comune di 318 abitanti.

Quarna Sopra e Quarna Sotto sorgono sulla sponda occidentale del lago d'Orta, a 800/900 metri di altitudine.
Sull'origine del nome Quarna esiste un'ipotesi che derivi da “locus Carnium” cioè luogo dei Carnii, divenuto poi Cocarna. Quindi il paese sarebbe stato fondato da genti profughe dalla Carnia, che in queste zone hanno trovato rifugio all'epoca della conquista romana.
A Quarna ci sono altre località il cui nome è di origine latina, da cui la conferma che il paese sia di origine romana.
Ad esempio le località Mazzegno significa il grande pianoro e Montelucco significa il bosco sacro.
Nulla si sa delle epoche preistoriche perché non ci sono caverne e non sono mai stati trovati utensili o armi in pietra o in bronzo.
Probabilmente perché questa zona era un po' tagliata fuori nel periodo dell'espansione degli Etruschi, a causa della sua posizione geografica.
Sembra invece che gli Etruschi sono arrivati fino al lago Maggiore e al Ticino salendo dal centro dell'Italia.
Per lo stesso motivo la zona di Quarna è rimasta esclusa dal passaggio dei Liguri e dei Galli.
Queste terre iniziarono ad essere abitate probabilmente durante le incursioni dei Galli che stavano oltralpe e qualche secolo più tardi durante il passaggio dei romani verso la conquista della Gallia.
È sicuro che all'epoca dell'impero romano la zona era abitata da gente di lingua latina e di abitudini romane, mescolate con usanze galliche o celtiche.
Gente dedita soprattutto alla pastorizia.
Così come è certo che la popolazione era di religione pagana; si suppone che nelle vicinanze del bosco sacro ci fosse un piccolo tempio dedicato a qualche dio silvestre.
Forse il tempietto sorgeva dove ora c'è la chiesa, poiché solitamente le chiese cristiane venivano costruite sullo stesso posto dei templi pagani demoliti.
Il cristianesimo si è diffuso nel Cusio ai tempi di San Giulio, cioè nel IV secolo (dal 350 al 400 circa), dopo che con l'editto di Costantino del 313, era stata concessa la libertà di essere cristiani, ponendo fine al periodo delle persecuzioni romane, all'epoca dei martiri.

I primi documenti che attestano con certezza la presenza di un nucleo abitato, sono del XII secolo, periodo in cui gli abitanti vivevano sull'allevamento del bestiame, la coltivazione della segale e su attività silvo - pastorali, attività tipiche delle regioni alpine e che si sono protratte ininterrottamente fino alla metà del ‘900.
Il centro storico del paese si trova a nord rispetto alla attuale configurazione urbana; centro è la piazza Pasquer dove un tempo si svolgeva il consiglio degli anziani chiamato “ credenza ”; sulla piazza si affaccia la chiesetta di San Rocco che risale al XIV secolo.
Un po' ovunque, sia nel centro abitato sia lungo i sentieri di campagna sorsero altri oratori e cappellette devozionali.

La chiesa parrocchiale fu eretta nel 1517 ed è dedicata a Santo Stefano. Al suo interno si trova un grande organo riconosciuto come il secondo del Piemonte per dimensioni e per importanza.
La popolazione di Quarna ha vissuto per secoli con i prodotti dell'agricoltura di montagna e dell'allevamento del bestiame. Gli uomini di solito andavano all'estero a lavorare come calzolai, tessitori, muratori o commercianti.

A Quarna Sotto, nella prima metà dell'800 ebbe inizio la fabbricazione degli strumenti musicali a fiato, per iniziativa di 3 artisti che avevano imparato questo mestiere presso un artigiano di Milano e successivamente lo diffusero nel loro paese di origine.
In poco tempo questa attività ebbe grande fortuna con la creazione di una vera azienda che già nella metà dell'800 era famosa in tutto il mondo; un'azienda che produsse ogni tipo di strumento a fiato sia in legno sia in metallo.
Per questo motivo Quarna Sotto è chiamato il “ Paese della Musica ”.

La piazzetta di Quarna Sotto

Oggi sono ancora attive due aziende e alcuni piccoli artigiani.
È possibile visitare un museo dedicato agli strumenti musicali a fiato , in cui non solo sono esposti tutti gli strumenti ma vengono anche spiegate ed illustrate le tecniche artigianali di costruzione.
La mostra, all'interno del museo, segue dei criteri espositivi molto moderni e particolari. Inoltre questo museo, tra i pochissimi musei musicali esistenti, si distingue perché presenta anche i vecchi metodi di lavorazione. Inoltre aiuta il visitatore alla scoperta e comprensione della musica sinfonica, bandistica, antica e moderna. Nella prima parte vengono presentate brevi notizie sull'artigianato quarnese e le fotografie di alcuni suoi artefici con le loro genealogie.
È poi illustrata la disposizione dei vari strumenti in una banda musicale.
Cinque settori successivi raggruppano strumenti simili per le caratteristiche della lavorazione e sono esposti anche esemplari di grande valore storico e documentativo, nonché modelli e prototipi per lo studio della meccanica e dell'intonazione.
Ci sono anche macchinari e strumenti costruiti dagli stessi operai per eseguire meglio il lavoro.
La prima sezione comprende strumenti come il clarinetto, gli oboi e i fagotti con i diversi campioni di legno che vengono impiegati nella lavorazione.
La seconda sezione è dedicata al saxofono; la terza sezione al flauto; la quarta agli ottoni come trombe, tromboni, corni, ecc; l'ultima sezione presenta strumenti attuali, strumenti particolari e documenti delle vecchie aziende.
Tutte queste sezioni si trovano al piano superiore.

L'edificio che ospita il Museo della Musica

Gli strumenti a fiato si dividono in due grandi famiglie: legni e ottoni , a seconda del materiale con cui sono costruiti. I legni comprendono: il flauto dolce, il flauto traverso, il clarinetto, l'oboe e il fagotto. Il legno maggiormente usato è l'ebano perché molto resistente; inoltre è molto bello ed elegante per il colore nero e la particolare lucentezza.
L'oboe deriva dalla zampogna, il fagotto dalla bombarda russa.
Gli ottoni sono così chiamati perché costruiti in ottone e comprendono: la tromba, il corno, il trombone, la tuba e il basso tuba.
Sono tutti strumenti che troviamo nella composizione della banda, hanno un suono molto potente che arriva a grande distanza senza bisogno di amplificazione.

Al piano inferiore si trova un'ampia documentazione di storia rurale alpina dove si possono vedere fedeli ricostruzioni della vecchia cucina, della camera da letto, del locale per la conservazione del latte.
Inoltre ogni ambiente è arredato con oggetti d'epoca di uso quotidiano; è ricostruita la torneria con il tornio a pedale e il banco del falegname con alcuni esempi di manufatti comuni.
Infine, il museo è dotato anche di un auditorium.
La visita dura almeno mezza giornata. È necessaria la prenotazione contattando l' Associazione Museo di Storia Quarnese (tel.0323 826117); la struttura può accogliere una o due classi per una visita didattica ma anche per una pausa intelligente di divertimento.
A Quarna Sotto si producono da alcuni decenni articoli casalinghi in acciaio.

La meridiana della chiesa di Quarna Sotto


Percorrendo ancora un chilometro di strada si raggiunge l'abitato, altrettanto caratteristico di Quarna Sopra, un nucleo di case con una propria chiesa, un altro comune, un altro cimitero, altre piazzette.

Torna al tempo musicale