L'Orologio di Flora

L'orologio di Flora di Linneo

L'uomo ha da sempre cercato di spiegarsi come passa il tempo.

Si può capire come passa il tempo ad esempio osservando l'alba e il tramonto, il cambio delle stagioni, i cambiamenti di una persona nell'arco della sua vita, le modifiche di una piantina che cresce.

 

Come ha risolto il problema in passato

In passato l'uomo ha cercato in vari modi di misurare il tempo che passa costruendosi il calendario per il passare degli anni e delle stagioni, la meridiana per le ore del giorno, la clessidra, fino ad arrivare all'orologio.

La meridiana

L'orologio

 

L'idea di Linneo.

All'inizio del XVIII secolo il grande naturalista Linneo intento nei suoi studi sulla classificazione degli esseri viventi, si accorse che numerosi fiori aprivano le loro corolle in precise e particolari ore della giornata. La varietà era tale da coprire tutte le ore del giorno e della notte.

Plinio, prima di lui aveva già notato la precisione di alcune fioriture a aveva ipotizzato che sarebbe stato possibile, attraverso le osservazioni sui fiori riconoscere le diverse stagioni dell'anno.

Con le osservazioni di Linneo nacque la cronobiologia , cioè la scienza che studia i ritmi biologici e il comportamento degli esseri viventi nelle loro manifestazioni circadiane , cioè studia i diversi comportamenti nell'arco della giornata e in riferimento ad orari precisi.

Ovviamente Linneo prese in considerazione i fiori del posto, cioè fiori di climi freddi che potrebbero non essere presenti nei climi temperati e soprattutto potrebbero esserci delle differenze nelle ore di apertura.

Resta dunque innegabile l'importanza fondamentale del clima e delle coordinate geografiche del luogo dove viene realizzato l'orologio.

Pregi e difetti di un orologio di questo tipo

Non è una cosa facile da realizzare anche se è una cosa fattibile con qualche accorgimento.

Condizioni essenziali:

il clima deve essere mite, non ci devono essere grandi sbalzi di temperatura. Nel nostro paese il clima ideale è quello della riviera ligure, delle coste toscane e delle zone collinari dell'Italia meridionale.

Questo perché una parte di queste piante teme il freddo;

l'altitudine, non deve superare 600 metri;

l'esposizione al sole;

la superficie ideale, che dovrebbe essere di almeno 25 metri quadrati.

Se non si dispone dello spazio sufficiente, in alternativa, si può costruire un orologio meno scenografico e coinvolgente con una serie di vasi, disposti a cerchio e collocati in giardino o sul balcone di casa. L'importante è rispettare il rigoroso ordine orario. Nelle zone dove il clima è meno clemente, in questo caso, è possibile riporre i vasi in casa o in serra al sopraggiungere dei primi freddi. L'orologio tornerà a funzionare all'arrivo della bella stagione.

Se lo spazio ce lo permette possiamo rendere più bello il nostro orologio delimitando la circonferenza esterna con pietre con cui possiamo disegnare anche i settori orari e i numeri che indicano le ore. Un consiglio è quello di lasciare la parte più interna del cerchio alle piante diurne che sono comunque più visibili e la parte più esterna alle piante notturne.

Attenzione! Se vogliamo vedere la fioritura delle tre Cactacee che fioriscono tra le 22 e le 24 dobbiamo essere attenti e fortunati a cogliere l'unica notte dell'anno in cui fioriscono.

Vai a Carlo Linneo