Storia di due immigrati

“ SACCO E VANZETTI “

 

 

Sacco e Vanzetti erano due italiani emigrati in America per trovare lavoro all'inizio del Novecento. Sacco aveva 17 anni e Vanzetti 20 anni.

Essi speravano di trovare lavoro e con il lavoro trovare fortuna, ma in America gli italiani erano considerati come oggi i rumeni, cioè considerati come dei ladri, degli ignoranti, come degli sporchi è soprattutto erano guardati con odio. Ai due italiani, però, non stava bene che i loro connazionali fossero considerati con tanto odio e allora decisero che dovevano combattere per difendere i diritti degli immigrati entrando a far parte di un'associazione.

Qualche notizia su Sacco e Vanzetti.

Nicola Sacco era nato a Torremaggiore (FG), il 22 aprile 1891 e Bartolomeo Vanzetti era nato a Villafalletto (CN), 11 giugno 1888. Il loro atteggiamento verso questa America tanto razzista “era di protesta per un paese che ti chiamava a lavorare e poi ti lasciava sulla strada” e entrambi dicevano che l'associazione di cui facevano parte serviva solo per difendere i diritti degli emigrati.

Di lavoro Sacco faceva il ciabattino mentre Vanzetti gestiva una rivendita di pesci. Sacco si sposò ed ebbe due figli : Dante e una figlia, Ines. Lavorava molto, ma partecipava sempre alle manifestazioni operaie, attraverso le quali chiedevano salari più alti e migliori condizioni di lavoro. A causa di queste manifestazioni venne arrestato nel 1916.

Vanzetti fece molti lavori e lavorò anche in una fabbrica di corde, la Plymouth Cordage Company . Amava leggere. Nel 1916 guidò uno sciopero contro la Plymouth e per questo nessuno volle più dargli un lavoro.

Fu in quell' anno che Sacco e Vanzetti si conobbero ed entrarono a far parte di un gruppo anarchico italo americano. Tutto il gruppo fuggì in Messico per evitare la chiamata alle armi, perché per un anarchico non c'era niente di peggio che uccidere o morire per uno stato.

Dopo la guerra Nicola e Bartolomeo tornarono in america, non sapendo di essere inclusi in una lista di sovversivi, ne di essere pedinati dagli agenti segreti americani.

In questa lista era incluso anche un amico di Vanzetti, (Andrea Salsedo) che era stato assassinato dalla polizia, facendolo cadere dal 14° piano di un edificio della polizia (3 maggio 1920). Sacco e Vanzetti organizzarono per il 9 maggio a Brockton un comizio che doveva far luce su questa vicenda, ma vennero arrestati prima dell'evento. Dopo pochi giorni vennero accusati di una rapina avvenuta a South Baintree, in un calzaturificio “Slater and Morril”, dove erano stati uccisi due uomini, il cassiere della ditta e una guardia giurata.

Né Sacco né Vanzetti avevano precedenti con la giustizia, ma erano conosciuti come militanti radicali che erano stati coinvolti i scioperi, agitazioni politiche e propaganda contro la guerra.

Sacco e Vanzetti possono essere considerati comedue agnelli sacrificali, perché sono stati condannati a morte solo per dare l'esempio a tutti che non si poteva andare contro la politica di gocerno. Il giudice Webster Thayer li definì due anarchici bastardi. Quando il verdetto di morte fu reso noto, si tenne una manifestazione che durò ben dieci giorni, fino alla data dell'esecuzione, davanti al palazzo del governo(Boston). Vennero condannati alla sedia elettrica il 23 agosto 1927.