Un additivo non ha valore nutritivo e viene aggiunto a un alimento per conservarlo (conservanti) o per migliorarlo in alcune caratteristiche come l'aspetto, aumentarne la densità, accentuarne la cremosità, esaltarne il sapore o il colore (coloranti)...
Alcuni additivi sono innocui, altri estremamente pericolosi.
Ogni paese ha una legislazione che ne stabilisce le dosi.
Gli additivi sono divisi in varie categorie e hanno diverse funzioni.
Per esempio:
* i conservanti servono per impedire lo sviluppo di sostanze che alterano il prodotto e che possono nuocere alla salute,
* gli antiossidanti hanno soprattutto la funzione di evitare che il colore del prodotto subisca variazioni,
* gli emulsionanti servono per legare bene i grassi e l’acqua;
* gli addensanti e i gelificanti rendono il prodotto spalmabile e pastoso;
* gli antiagglomeranti impediscono che nel prodotto si formino grumi;
* gli acidificanti danno il gusto acidulo;
gli esaltatori di sapidità rinforzano il sapore;
* i sali di fusione facilitano la fusione di diversi formaggi;
* i coloranti servono ovviamente per colorare.
Sull’etichetta, talvolta, si può trovare il nome degli additivi, altre volte si trova la corrispondente sigla europea “E” seguita da un numero, ad esempio E471.
L’elenco degli additivi e dei coloranti con l’indicazione delle relative sigle può essere richiesto alle Associazioni dei consumatori.
Gli additivi indicati in etichetta sono tutti autorizzati dall’unione Europea e vengono utilizzati solo se necessario e secondo le dosi prescritte.
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