IQBAL

Iqbal Masih era un bambino molto felice benché povero, solo che un giorno fu venduto a un fabbricante di tappeti, perché essendo poveri avevano bisogni di soldi per far sposare la sorella. Infatti, un problema del terzo e quarto mondo è l'indebitamento. L'infanzia di Iqbal fu sconvolta da questo fatto terribile. Anche se i suoi genitori lo avevano venduto a quell'uomo spietato, lui era molto legato a loro, ed era proprio per questo che si era offerto di aiutare il padre andando nella fabbrica di tappeti a lavorare. Successivamente il padre si pentirà del suo sbaglio di vendere Iqbal a un padrone per 12 dollari, ma ormai era troppo tardi perché il ragazzo era ormai reso schiavo. Con la madre il rapporto era molto amorevole, lei non aveva perdonato il marito per aver venduto il figlio.
Il padrone preferiva come lavoratori-schiavi i bambini compresi fra i 5 e i 10 anni perché avevano le dita piccole e sottili e quindi erano più veloci e agili.
Anche se era diventato uno schiavo, Iqbal aveva un buon rapporto con i suoi coetanei visto che si aiutavano a vicenda dandosi coraggio e soprattutto se Iqbal soffriva, anche gli amici soffrivano insieme a lui. La cosa più bella era comunque che tutti erano solidali. Purtroppo l'amico più caro nel quale riponeva più fiducia lo tradirà più tardi quando scapperà.
Iqbal voleva lavorare per sdebitare il suo debito e per tornare a casa. Lavorò sodo e ci riuscì solo che il padrone, vedendo che Iqbal lavorava bene, ogni volta si inventava una scusa e gli faceva ripagare il debito dall'inizio (e poi lo vende lo stesso per un costo di circa di 2000 dollari) così da poterlo sfruttare ancora per un lungo periodo.
Accortosi del lungo sfruttamento Iqbal scappa dalla fabbrica e torna a casa, solo che il padrone lo riporta nella fabbrica sebbene lui sostenga che aveva sdebitato il suo debito e quindi era libero.Qualunque era il suo stato d'animo e le sue paure, cercava di svolgere il suo lavoro al meglio, per poter andarsene e per poter essere libero.Quando cerca di scappare, all' inizio si fida della polizia, infatti chiede aiuto a un poliziotto ma vedendo che essi erano corrotti, capisce che non si può fidare della giustizia. Infatti quando scappa per cercare un medico, non chiede più aiuto alla polizia ma ad un'associazione che difende i diritti dei bambini sfruttati.

Iqbal portava rispetto agli adulti, anche se non di tutti si fidava: nei confronti del suo padrone prova un certo odio, ma per coloro che lo aiuteranno lui proverà riconoscenza e si sentirà amato.
Un momento molto bello é quando scopre che il suo amico sa leggere eanche lui vuole imparare ed è molto contento di poter andare a scuola (quando è stato liberato). Impara subito a leggere e scrivere visto che era molto volenteroso e desiderava imparare più cose possibili per divenire un giorno avvocato. Iqbal diventa un simbolo e i mass media cominciano a interessarsi di lui. La stampa nazionale trattava questo problema come una cosa legata al degrado economico ma non come un problema dei bambini schiavi. Invece la stampa internazionale si interessa di questo paese (Pakistan) solo quando Iqbal riceve in USA il premio gioventù in azione per i diritti umani, ma subito dopo viene dimenticato. Purtroppo Iqbal, a soli 12 anni, viene brutalmente assassinato con una serie di colpi di pistola. L'assassino non si conoscerà mai.

Secondo noi per aiutare i bambini come Iqbal dovremmo non sostenere il lavoro minorile e non comprare cose fatte dai bambini sfruttati.

La storia di Iqbal ci fa capire che tanti diritti dei bambini non vengono rispettati, ad esempio: libertà di parola, non poter andare a scuola, un'infanzia negata.

La vita di noi ragazzi è completamente diversa da quella di Iqbal,ad esempio le persone normali cominciano a lavorare da adulti e non da bambini e vengono retribuite. Invece i bambini come Iqbal non vengono pagati, o pagati molto poco, sono costretti a lavorare anche contro la loro volontà e non si possono ribellare(quindi sono a tutti gli effetti degli schiavi). In altri Paesi, tra l'altro, i "fratelli di Iqbal" (bambini sfruttati) sono anche per molti altri lavori come: lavorare in un circo e in fabbriche di mattoni. Certi bambini oggi vengono anche sfruttati per trasportare droga e subiscono anche abusi sessuali.

Oggi i bambini nel mondo tenuti in schiavitù sono circa 250 milioni!!!

In conclusione: bisogna fare molta strada prima che in tutto il mondo vengano rispettati i diritti umani che non dovrebbero essere negati a nessuno, specialmente ai bambini. Quando noi compriamo delle cose prodotte nei paesi del terzo e quarto mondo, dobbiamo pensare che forse sono state fatte da bambini, quindi dobbiamo stare molto attenti a comprare queste cose. Dobbiamo anche appoggiare le società che si occupano di questi bambini facendo delle donazioni in denaro.

Ecco un nostro appello:

DIRE BASTA ALLO SFRUTTAMENTO DEI BAMBINI CHE HANNO TUTTO IL DIRITTO DI VIVERE UNA VITA FELICE!!!!!!!